
Congressi e convegni della Federazione Anarchica Italiana. Atti e documenti (1944-1995)
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Questa non è, ne’ potrebbe mai esserlo, la ‘Storia’ della Federazione Anarchica Italiana dalla fondazione ai giorni nostri. Ne’ tanto meno - trattandosi di un’organizzazione che non rappresenta la totalità delle espressioni del variegato movimento libertario - si può immaginare di esaurire così mezzo secolo delle vicende complesse e sofferte dell’anarchismo italiano. Più semplicemente si vuole fornire uno strumento di consultazione e magari di primo approccio destinato a studiosi e ricercatori, a operatori dell’informazione, a militanti o a semplici curiosi. Siamo anche persuasi di quanto sia superato il metodo di una storiografia sui partiti e sui movimenti politici che privilegi gli atti e i documenti ufficiali, i deliberati congressuali, le mozioni approvate e i comunicati, trascurando invece le mille pieghe di una Storia reale fatta e raccontata anche attraverso fonti diversificate ‘ufficiose’ ma vive, raccolte e interpretate con criteri multidisciplinari.
Tuttavia non si può negare che - per definire i connotati di una qualsiasi aggregazione politico sociale - sia ineluttabile l’utilizzo di quella produzione documentale che nasce proprio con questo scopo. Certo occorre tenere ben presente che si tratta di atti destinati e concepiti in modo specifico per la comunicazione verso l’esterno: per autoaffermarsi, per definire la propria identità, per difendersi e replicare agli avversari, per ammiccare ai proseliti, insomma per dare l’immagine giusta e accattivante di sé... Quindi siamo di fronte ad uno strumento di conoscenza, indispensabile seppur insufficiente.
Il volume si articola in due parti. La prima - Federazione Anarchica Italiana. Congressi e convegni (1944-1962) - è la riedizione di un’opera curata da Ugo Fedeli e ormai introvabile, pubblicata per le Edizioni Libreria della F.A.I. di Genova nel 1963 e destinata allora in prevalenza ai circuiti di movimento. Questo lavoro fu il frutto della passione militante di uno studioso prolifico e di fama internazionale, bibliofilo autodidatta e già animatore del centro culturale Olivetti, protagonista di primo piano nelle vicende sociali del novecento, fino alla sua scomparsa nel 1964 (era nato a Milano nel 1898).
La seconda parte è curata da Giorgio Sacchetti. L’intenzione è quella di coprire il periodo residuo fin quasi al termine del secolo, e dunque dal 1963 al 1995, seguendo modalità di compilazione simili a quelle adottate dal Fedeli. La cesura finale ci pare sufficientemente significativa. E non tanto per la coincidenza con il 50° di fondazione della F.A.I. ma in considerazione, piuttosto, della natura ‘transitoria’ degli ultimi anni novanta. E’ la fase questa del definitivo superamento della residua dimensione ‘novecentesca’ della politica, svolta verso una sempre più accentuata globalizzazione degli assetti sociali e, di conseguenza, verso nuove possibili stagioni per i movimenti libertari, resistenti e antagonisti.
Di ogni congresso viene pubblicata una breve nota di resoconto, ordine del giorno alla discussione e mozioni approvate. Lo stesso dicasi per i convegni nazionali più importanti. Sono riportati, in molti casi, anche i comunicati ufficiali della commissione di corrispondenza o altri documenti ritenuti utili. La fonte principale utilizzata è il settimanale “Umanità Nova”.
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